Il ristorante Shiro Poporoya dopo anni di attività necessitava di un’importante ristrutturazione. Il progetto, a cura di Camillo Maggi dello studio DnA Associates ed Eleonora Re, ha apportato una nuova veste più fresca, mantenendo sempre saldo il legame con il Giappone più autentico. Lo stile scelto, infatti, lo farebbe confondere con i tipici sushi-ya, ryotei, sukiyaki-ya e soba-ya che costeggiano il fiume Kamogawa, nella zona di Pontocho a Kyoto. Il legno di rovere ed i colori chiari creano un ambiente pulito ed essenziale nel quale Mami, figlia di Hirazawa Minoru conosciuto da tutti come Shiro, accoglie la sua clientela e invita a godersi l’esperienza culinaria proposta dal nuovo chef Ikeda Osamu.
L’estetica del dehors è poi ispirata ai wa-shitsu (letteralmente “stanza del tatami”) e vuole distinguersi come un ambiente più calmo e rilassato.
Mentre il bagno ci immerge totalmente e ci trasporta in una foresta di bambù ricreata tramite una carta da parati che riveste l’ambiente da pavimento a soffitto.